lunedì 29 ottobre 2012

Miaou


Puntata di Indietravel #16

Tokyo è la città di provenienza di questo trio (Tatsuki Hamasaki e le sorelle Mayumi e Hiromi Hasegawa), che suona assieme dal 1999 anche se per la prima release ufficiale, Happiness, ci fa attendere fino all’agosto 2003. Un album post rock interamente strumentale, con qualche episodio math, come in Pao 2000 e Water & Me, una lunga suite di oltre 13 minuti in chiusura (che è il pezzo a nostro avviso più interessante dell’album).
Nel 2005, su Teto Records, una piccola etichetta indipendente di Tokyo, esce Make These Things Alright: gli ingredienti sono quelli del precedente album ma le architetture risultano molto più solide, l’aria è molto più distesa, gli arrangiamenti più curati...un gran bell’album.
Negli anni successivi i Miaou iniziano lunghi tour in Giappone, Australia e Usa, rilasciano altri EP e nel 2008 pubblicano All Around Usun disco in cui accanto alle chitarre iniziano a comparire i primi synth che segnano un ulteriore sviluppo del suono dei Miaou. Con l’album The Day Will Come Before Long (Thomason Sounds, 2011) la band si allontana anni luce dagli esordi arrivando ad esplorare i mondi dell’indietronica, del glitch e di sonorità molto vicine a quelle islandesi dei múm (di cui potete leggere in questa pagina del nostro blog).
Qui sotto una versione live di Up And The Sky, traccia di The Day Will Come Before Long. Di The Lost Souls, il brano realizzato con la collaborazione di Radical Face, alias Ben Cooper, trovate il video ufficiale su Youtube.



Teto Records produce il loro ultimo lavoro, Into Your Pocket, un EP di 3 pezzi (gli inediti Into Your Pocket e Secret Eyes e il remix della band svedese EF Longing For Colours) su audio cassetta edizione limitata.

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