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venerdì 26 ottobre 2012

Tom Cooney

Puntata di Indietravel #11

Tom è di origini australiane ma vive a Dublino. L’Australia si è accorta di lui fin dal suo debutto, Presque Vu, attribuendogli una nomination agli Australian Music Prize. La sua etichetta, la El Nino El Nino, aderisce al SoundsLikeBrisbane, che punta a promuovere e supportare il lavoro delle etichette indipendenti di Brisbane. La città australiana offre infatti un panorama molto ricco di band e musicisti indie. Tom Cooney è un songwriter dalle grandi capacità compositive, che ricorda gli irlandesi Fionn Regan e Damien Rice e l'indiefolk statunitense (in particolare Iron and Wine e alcune produzioni dei Wilco).
Il suo ultimo album, The Repetition, è uscito nel 2011 ed è acquistabile in formato digitale su Bandcamp.

Bitwise+Madek

Puntata di Indietravel #11
Sono un duo di artisti che hanno unito le forze per realizzare un album ispirato alla musica dell’isola di Giava: un elemento tipico della musica tradizionale dell’isola è il Gamelan, un insieme di strumenti molto ricco che comprende strumenti a fiato ma soprattutto a percussione: xilofoni, metallofoni, gong, che prendono nomi diversi a seconda del materiale di cui sono fatti e dello strumento con cui vengono percossi. Esistono addirittura Gamelan composti solo di strumenti di bambù. I Gamelan hanno ispirato Claude Debussy in alcune delle sue composizioni. 
Bitwise Operator (Simon Kenny) e Madek (Andrew Madec) si dicono appassionati del rapporto fra musica e tecnologia e, con Gamelan Re-Imaginings Vol.1, tentano di fondere musica indonesiana ed elettronica: potremmo definirla etnotronica?
Fra i lavori di Bitwise, si contano colonne sonore (per due film di Paul Morris, Burst e Walls and Numbers), musiche per performances teatrali, music game programming. 

The Depravations

Puntata di Indietravel #11

Sono una band di Galway, che nasce cinque anni fa e dopo vari cambi di lineup e un lungo periodo di gestazione esordisce con Mosey EP, uscito a novembre 2011. L'album è scaricabile gratuitamente su Bandcamp (aggiornamento ottobre 2012: il loro profilo Bandcamp non esiste più, in compenso potete ascoltare 4 loro brani su Breaking Tunes. E' prevista inoltre a breve una nuova release).

Un esordio intriso di folk, di melodie sognanti e suoni che a volte ricordano i Violent Femmes svuotati della loro componente punk, sostituita dal folk e da coretti sing-along.
I gusti musicali dei Depravations, dicono loro stessi, spaziano dalla musica anni '50-'60 al surf, dall’early blues alla dance music anni Novanta. 

Lakker

Puntata di Indietravel #11



Ian Mc Donnell e Dara Smith, prima di formare il duo Lakker, hanno fatto musica per anni scegliendo una quantità di nomi d’arte diversi e anche una quantità di etichette diverse. Ne citiamo qualcuna: Invisible AgentAlphabetsetAcroplane. Di Ian si può leggere anche sul sito del Trinity College di Dublino, perché ad aprile 2011 era dato per frequentante un dottorato in Composition. Oltre che nel duo Lakker, Ian Mc Donnell fa musica anche col nome d’arte di Eomac e milita in ben 3 collettivi (fra cui lo Spatial Music e il Bottlenote) e scrive musiche per spettacoli teatrali e di danza. 

Il groove di Ian e Dara si nutre di dubstep, electrofunk, elettronica sperimentale, hip hop, sounds alla Boards of Canada o Prefuse 73.
La discografia dei Lakker è folta e comprende sia releases digitali che CD e vinili. La cronologia dei loro lavori: Cosas EP (Alphabetset, 2006, album digitale),Ruido (Lazybird, 2007, CD e formato digitale), Ruido Remixes (Acroplane, 2008, formato digitale), Squidge EP (!Kaboogie, 2009, vinile 12 pollici), Loudmouth EP (Stasis Records, 2010, album digitale). Infine l'ultimo album, datato 2011: Spidersilk (Killekill, vinile 12 pollici e formato digitale). La copertina è nell'immagine qui di fianco.

Bantum

Puntata di Indietravel #11

Bantum è un eclettico dj producer di Dublino che spazia dall’house all’elettrofunk e all’elettronica sperimentale. Al suo ultimo EP Lay Lay hanno collaborato importanti artisti del panorama indipendente irlandese, fra gli altri Owensie e Margie Lewis.
Bantum ha anche preso parte ad un interessantissimo progetto dal nome di Geppetto. Per chi ha un account Facebook, maggiori informazioni si trovano qui. Si tratta di un progetto ideato da Paul Mahon, che supera i confini musicali abbracciando i diversi aspetti dell’arte contemporanea. Tutto ciò si traduce in performance in cui live sounds, live visual, installazioni e animazione si fondono in un unicum.

Insieme a (fra gli altri) Overhead the Albatross, Owensie, Grand Pocket Orchestra, Bantum ha partecipato all'Hard Working Class Heroes 2011, una vetrina di tre giorni per band e artisti indipendenti irlandesi.

Hugh Rodgers

Puntata di Indietravel #11


Questo compositore, visual artist e cantautore ha base a Dublino e come videomaker ha realizzato diversi documentari, uno passato anche sulla tv nazionale irlandese sulla comunità LGTB d’Irlanda. Ha anche realizzato lo spot per la campagna elettorale dell’attuale Presidente della Repubblica irlandese. La colonna sonora dello spot è sempre di Hugh, ha l’accattivante titolo di Bright Future e alla luce di manovre lacrime e sangue, di un più che discutibile senso della parola equità, di stagisti alla Coop, di precariato e disoccupazione perennemente galoppante.. possiamo considerarlo come un augurio. Il sito ufficiale di Hugh è http://hughrodgers.com/.

Adebisi Shank

Puntata di Indietravel #11

Gli Adebisi Shank sono tre, vengono da Wexford e prendono nome da un personaggio del serial americano Oz. In loro compagnia si può gustare un math rock davvero originale, azzardiamo anzi col dire che gli Adebisi Shank scavalcano l'etichetta di math rock, che potrebbe far pensare ai Don Caballero. La tecnica di esecuzione è infatti meramente funzionale alla costruzione di un mood brillante, che suona quasi dance (ma senza esserlo) grazie all’intelligente intervento di frammenti di sintetizzatore. A questi si aggiungono potentissimi groove di batteria e basso in salsa post punk che sorreggono tutto.
Il loro primo EP è del 2007 e ha come titolo This Is The Album Of A Band Called Adebisi Shank. Il titolo del secondo lavoro riprende la stessa idea e ci regala un This Is The Second Album Of A Band Called Adebisi Shank.
Le loro performance live sono un bomba nucleare che scoppia sul palco. Eccone un esempio in questo video:



I loro dischi escono su due etichette: Richter Collective e Sargent House. Richter Collective è un'etichetta-collettivo di Dublino nata nel 2008 dalla fusione di 2 diy labels: Popular Records e Armed Ambitions. Produce soprattutto post punk, math rock, post core di scuola Washington DC fugaziana. Se siete amanti del genere, su Richter Collective e Sargent House troverete pane per i vostri denti.

Nell'immagine, un vinyl pack distribuito gratuitamente dalla Richter al pubblico di una delle serate del HWCH 2011 (Hard Working Class Hero, un festival di tre giorni con base a Dublino dedicato alle band e agli artisti indipendenti irlandesi). Il pack contiene tracce di band prodotte dalla Richter (Squarehead,EnemiesBATS) e una selezione musicale della DMS Ireland.

Il secondo album degli Adebisi Shank si è guadagnato nel 2011 il premio al Miglior Album al Digital Socket Awards, show organizzato dai blogger irlandesi di musica indipendente.

The Pulpit

Puntata di Indietravel #11

Laura Lovejoy (chitarra e voce), Evan O'Leary (sintetizzatore) e Neil Mooney (batteria) formano The Pulpit.
Il loro EP di debutto, The Pulpit, è un bel concentrato di surf, synthpop, garage e... chiamalo, se vuoi, electrosurf. E' scaricabile su offerta da Bandcamp.
Qui sotto il video della loro esibizione per Balcony TV:





Come On Live Long

Puntata di Indietravel #11

Il 2010 è l'anno in cui questo quintetto dublinese vede la luce ed è anche l'anno in cui esce il loro primo, omonimo, EP.
I Come On Live Long propongono un sound che unisce post rock, funk e indietronica. Le loro melodie ricordano in alcuni episodi gli Arcade Fire e si appoggiano su ukulele, synth, chitarre, sampler e a un’impeccabile sezione ritmica.

Applicano la stessa ricetta anche per il loro ultimo lavoro, Mender, in cui ciò che avevano anticipato nel loro EP di debutto si esprime al massimo. In Mender fanno capolino anche influenze di matrice folk e una maggiore cura di arrangiamenti e parti vocali.

E' un album che ha avuto una grande eco sulla stampa irlandese di settore e ha entusiasmato critici e pubblico.
I produttori sono gli stessi di grandi artisti alternative irlandesi: Owensie (per saperne di più su di lui andate a questa pagina del blog), Adebisi ShankEnemies.


Our Little Secret


Puntata di Indietravel #11

Sono un collettivo di cui fa parte Rhob Cunningham, che si definisce il capo compositore. Sul loro sito ringraziano Alan Holly e Adrien Merigeau, i due artisti che hanno realizzano l’artwork del loro unico (finora) LP, Our Little Secret. Accade non di rado che quanto più è piccola l’etichetta tanto più è curato lo studio dell’artwork delle releases, che quindi a volte diventano veri, piccoli capolavori d’artigianato. Ciò è vero soprattutto per le diy labels e le cd-r labels.
Probabilmente non accade invece altrettanto spesso di essere ripagati per il lavoro svolto per l'uscita di una release discografica con una bottiglia di buon vino. E’quello che è successo al sound engineer Ber Quinn, che ha registrato e mixato Naturesway, uno dei brani di Our Little Secret. Rhob Cunningham precisa sul suo sito che per ora il progetto Our Little Secret è accantonato per far posto a nuovi pezzi a cui sta lavorando. Alcuni li trovate su Bandcamp


sabato 10 dicembre 2011

Nuova puntata da domani 11 dicembre!

L'Irlanda sarà ancora una volta protagonista di una puntata di Indietravel.
La tracklist è ricchissima e vi faremo conoscere un duo elettronico che ha tentato un esperimento molto interessante (unire l'elettronica ai gamelan dell'isola di Giava), Dj producers, alcune delle produzioni dell'etichetta Richter Collective (una sorta di Dischord d'Irlanda), viaggiando tra folk e dubstep, tra elettronica sperimentale e post punk.
Domenica 11 dicembre alle 19:00 e a mezzanotte, lunedi 12 dicembre alle 12:00 su www.radioradicchio.it (cliccate sul player arancione in alto a sinistra nella home page della radio per ascoltarci).

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