venerdì 26 ottobre 2012

Fionn Regan

Puntata di Indietravel #10

Poeta prima che cantautore, Fionn Regan riesce a rendere labile il confine tra musica e letteratura; il suo straordinario talento si manifesta in un lirismo che può trovare un corrispettivo solo se si scomodano i grandi come Bob Dylan e d’altro canto il suo fingerpickng cristallino evoca un’altra pietra miliare della popularmusic, Nick Drake.
Sotto il nome d’arte di Bilbo esce il primo EP, nel 2000, intitolato Slow wall.

Tra il 2003 e 2005 escono tre EP, praticamente uno all’anno: Reservoir (2003), Hotel Room (2004) e Campaign Button nel 2005. Tutti e tre pubblicati ormai col nome Fionn Regan, con le grandi potenzialità artistiche di Fionn che vengono fuori attirandosi gli elogi della critica più accorta. Tuttavia, Regan rimane incredibilmente sconosciuto ai più.

Il 2006 segna il passaggio sotto l’etichetta Bella Union e l’uscita del capolavoro The End Of The History. L'album esce anche in versione vinile doppio 10’’ per Lost Highway Records.

Fionn è maturo, tira fuori un album che a nostro avviso dovrebbe entrare nelle pietre miliari del folk contemporaneo. The End Of The History è schietto, intimo, cucito sulla poesia e su melodie raffinate, su arrangiamenti minimali ma immensi. Fionn ha una grande tecnica chitarristica che però non è mai fine a sé stessa, mai edonistica.

Dopo la pubblicazione sull’etichetta americana Lost Highway, la critica internazionale finalmente si accorge di questo grande genio e iniziano per Fionn i grandi tour, anche se bisogna ribadire che l’attenzione è sempre inferiore a quanto meritato.
Ne è anche testimonianza il fatto che nel 2008 Fionn scrive un altro album intitolato The Road Tape che l’etichetta Lost Highway decide addirittura di non pubblicare!

Nel luglio del 2008 gli viene assegnato il titolo di membro onorario della Trinity College Literary Society con la seguente motivazione: "Nella sua musica, il signor Regan ha contribuito più di molti artisti a erodere i confini tra musica e letteratura, con le sue canzoni sempre possedute dalla miglior poesia".

Nel 2010 esce The Shadow Of An Empire, un album differente dai precedenti. Qui il folk si "sporca" di rock, le architetture scarne degli altri lavori lasciano il posto a suoni che ricordano Creedence Clearwater Revival (in pezzi come Genocide Matinee), oppure il Bob Dylan elettrico ma anche l’indie rock dei nostri giorni... è un album che ancora una volta attinge dai grandi della storia della popular music, senza mai scimmiottare nessuno e continuando lo straordinario flusso di storie che Fionn Regan ha da raccontare. 



Il suo ultimo capolavoro è del 2011, esce su Heavenly Recordings e si intitola 100 Acres of Sycomore e viene registrato in soli 7 giorni direttamente su nastro. Un suono caldo, ballate incantevoli come la title track, forse tra le canzoni più belle mai scritte da Fionn... azzardiamo col dire che forse si tratta del suo migliore album?

Fionn Regan - List of Distractions from Sebastien Dehesdin on Vimeo.

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